domenica, ottobre 29, 2006

Anticipazione: l'editoriale del numero 3


Questo numero parla di viaggi. O meglio: del Viaggio, affascinante e liberatoria consuetudine umana che da Odisseo fino agli studenti Erasmus del 2006 non ha mai smesso di incantare e rapire. Si viaggia con l’aereo, si viaggia con la macchina, si viaggia con la mente e si viaggia con il corpo. C’è chi parte per studiare, chi parte per divertirsi, chi parte per aiutare gli altri. A volte si spendono migliaia di euro e a volte basta un paio di scarpe. E c’è perfino (categoria che non abbiamo esaminato in questo numero) chi viaggia stando fermo, esplorando gli angoli ignorati dal mondo e raccogliendo dagli istanti di vita quotidiana lo straordinario che rimane invisibile agli occhi. Che senso vogliono avere queste poche righe del nostro editoriale? Ricordare che la bellezza del viaggio è soprattutto nella gioia di scoprire cose nuove e nell’umiltà di saper imparare dagli altri; che partire ci allarga gli orizzonti e ci apre gli occhi; che, come direbbe Herman Hesse, «meglio è partire e mai trovare, perché sulla terra, anche nella felicità, solo ospite posso essere, mai cittadino».

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