martedì, aprile 25, 2006
Estemporanea n°1
C’è una categoria di persone che proprio non sopporto. Sono quelli che hanno una filosofia approssimativa che li rende felici, quelli che sono sempre contenti perché ogni cosa che accade, bella o brutta che sia, rientra sempre in quel loro disegno bambinesco della vita. Questi non si pongono mai problemi perché sono convinti di sapere già tutto e godono nell’ostentare la propria puerile saggezza. Hanno valori consolidati dal tempo, certezze indissolubili, ragionamenti demenziali che non fanno una piega. Quando c’è qualcosa di inspiegabile poi, o lo fanno ricadere in una misteriosa volontà divina o semplicemente la ignorano. Troppo facile vivere così, troppo facile.
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3 commenti:
quello che dici è "meglio vivere una vita difficile in modo consapevole che vivere felici in modo superficiale"?
sono convinta che oltre un certo livello di sensibilità o di intelligenza una persona riesce a rovinarsi la vita.. e allora chi ce lo fa fare? non è meglio non accorgersi di quello che accade vicino, vivendo "nell'ignoranza"?
e poi penso che quando accade che l'inspiegabile diventa spiegabile (e quindi magari triste e doloroso) dire bugie a se stessi fa pure bene.. e allora ben venga la "misteriosa volontà divina" se basta a farti veramente felice!!
che ne dite?
credo che uno debba sempre sapere cosa sta facendo, cosa sta sentendo e cosa sta attraversando. questo non vuol dire però razionalizare e scandagliare ogni cosa. penso si debba godere dei momenti di intensa felicità, respirarli e inglobarli fino in fondo, farli propri per riviverli quando saranno passati. ma non siu dimenticare che c'è un mondo fuori, non si può far finta di scordare nulla. si può, questo si, mettere tutto da parte per qualche momento di emozione intensa. si può chiudere tutto in un casseto ma non buttare via la chiave. sostengo si debba vivere consapevoli in questo mondo già difficile di per sè. e allo stesso modo ritengo si debba smettere di ragionare per alcuni attimi assaporando fortemente le emozioni forti.
Quello che osservo è che la gente mette da parte la ragione solo quando gli fa comodo, quando essere consapevoli diventa insostenibile, quando la realtà è così forte che fa male. Non possiamo nasconderci dietro una bugia che diciamo a noi stessi.
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