mercoledì, maggio 03, 2006

Estemporanea n°5

Aver voglia di
Aver voglia di vivere, di crescere ancora, di spaccare il mondo, di farlo tuo e plasmarlo a piacimento.
Aver voglia di sognare sul futuro, e fantasticare su cosa potrai fare tra dieci anni, quando ormai avrai intrapreso la tua strada.
Aver ancora voglia di inseguire le tue chimere, le tue utopie e restar fedele ai tuoi ideali. Anche se sai che l’epoca per fantasticare è ormai quasi finita non vuoi smettere di immaginare verità che sono tali solo nel tuo pensiero.
Aver voglia di vedere posti, fare cose, prendere sbornie e far l’amore in riva al mare. Aver voglia di viaggiare per il mondo, di vagabondare senza una meta precisa accogliendo di buon grado ciò che la vita ti regala e ti mette davanti giorno dopo giorno.
Aver voglia di riuscire in quel che vuoi fortemente, portandoti magari dietro tutto ciò che ti ha sempre accompagnato. Aver voglia di non rinunciare a niente. Aver voglia di camminare, correre, giocare e andare dietro ad un pallone quasi stregato, come quando eri bambino e tutto il tuo mondo iniziava e si esauriva in un prato a dar calci a quella sfera sognando di diventare Baggio o Maradona.
E aver voglia d’amare. Aver voglia d’amare ancora, e tanto, e a lungo fin quando qualcuno busserà alla tua porta e ti dirà che il tempo a tua disposizione è finito. Amare tutto ciò che ti sta intorno, indistintamente.
Aver voglia di piangere e sfogarti, di battere i piedi, impotente di fronte ad una rabbia troppo grossa e opprimente anche per tutte le tue forze.
Aver voglia di fare a botte, di prendere a pugni qualcosa che distrugge i tuoi sogni, qualcosa che costantemente ti riporta al mondo reale e che ti rapisce gli affetti più cari.
Aver voglia di pensare, di restare solo per un po’ su uno scoglio a guardare l’immenso e non avere altro in testa se non te stesso. E urlare, urlare a squarciagola fino a non poterne più per far ascoltare al mondo la tua presenza e la tua rabbia. Tanto di lassù nessuno (purtroppo?) potrà sentirti.
Aver voglia di parlare, parlare a tutti di tutto per liberare i tuoi sentimenti, per far capire chi sei. E per far vedere che ci sei, che vuoi essere un protagonista e non solo una comparsa in questo grande film che ci accompagna.
Aver voglia di ricordare, di vedere le fotografie per non dimenticare ciò che è stato, ciò che ora non è più e che ti ha permesso di arrivare fin qui, e immaginare ciò che un giorno potrebbe essere.
Aver voglia di ridere, e ridere, e ridere, sguaiato a crepapelle sino a piangere, sino al mal di pancia. Perché ridere è bello e allunga la vita e non ti fa scordare perché a venti anni stavi fuori fino alle tre di notte sugli scalini di una chiesina davanti casa.
Aver voglia di scrivere per lasciare un segno indelebile, per mostrare a chi verrà dopo da te cosa volevi, cosa sognavi la vita ti donasse. E far vedere ai figli che anche i loro genitori erano capaci di fantasticare e avere sentimenti, passioni, nostalgie e utopie da inseguire. E dimostrare che non esistono generazioni migliori di altre perché i giovani sono sempre uguali. Ieri come oggi, oggi come domani. Hanno voglia di sognare.
E hanno voglia di vita…

6 commenti:

Anonimo ha detto...

devo iniziare a credere nell'oroscopo: prima ancora di vedere il tuo profilo, già sapevo che dovevi per forza essere del cancro... come me!

Piero ha detto...

ma io non sono del cancro...non so perchè nel profilo ci sia scritto così...

Anonimo ha detto...

si vede che lo sei inconsciamente!
:)

Piero ha detto...

Perchè dovrei essere un cancro?

Anonimo ha detto...

tutta colpa dei capelli!! ne hai perso il controllo.. :)

davvero bellina la foto! altro che anni '60.. qui è tutta un'altra storia....

Piero ha detto...

risale a qualche mese fa ma mi piaceva.ora me li sono tagliati quasi tutti...