venerdì, luglio 14, 2006

E' tanto che non posto

E' tanto che non posto, ma ero immerso in una marea di esami e in una marea di scatoloni.
Qualcuno dirà che la mia famosa pigrizia ci ha messo lo zampino... ma questa volta ho qualche giustificazione in più...
Veniamo al dunque, voglio finalmente mettere per iscritto ciò che ho nel cuore: sono veramente contento dell' ORA D'ARIA, sono contento di "lavorare" con voi e sono contento che fino ad ora abbiamo scavalcato con successo tutti gli ostacoli che si sono via via frapposti fra noi e le due uscite della rivista. E' tempo di bilanci e il mio l'ho fatto, ma il principale motivo di questo post era comunicare la mia soddisfazione; chi l'avrebbe mai detto, quando un anno fa è nata l'idea, che saremmo stati così, diciamocelo, bravi a gestire tutto. La collaborazione fra noi redattori è stata sempre ottima e l'ORA D'ARIA ci ha dato qualcosa, abbiamo imparato tanto ed è tutto merito nostro. Cresceremo? Scompariremo? Chissà... Ma sono sicuro che non ci scorderemo mai dei primi passi di un 8 pagine dal nome L'ORA D'ARIA.

3 commenti:

Luca ha detto...

Anche io sono contento. Contento e fiducioso. Sopratutto perché abbiamo strinto i denti e non ci siamo mai dimenticati del nostro otto pagine. Ma è importante adesso non adagiarsi sugli allori, non dare troppe cose per scontate, non perderci in un bicchier d'acqua. C'è da resistere, resistere, resistere...

Piero ha detto...

C'è da lottare, ancora e ancora. Ma è comunque bello tenere tra le mani qualcosa di pratico, che da pura idea nata quasi per caso un anno fa' è diventata realtà. Le difficoltà sono state indubbiamente tante, ma con tenacia e a testa bassa fino ad adesso le abbiamo superate. E' stato tanto duro quanta enorme è la soddisfazione di vedere il tutto realizzato. Ma l'opera non è finita qui. La strada è ancora lunga ragazzi miei, quindi rimaniamo compatti e andiamo avanti. L'avventura continua...

Anonimo ha detto...

:D ma che caldo faaaaaaaa e quanti esami ci sonoooooo (scusate lo sclero)